Qualcosa di diverso

Questo spettacolo è stata un’opportunità per gli spettatori di vedere e giudicare in modo soggettivo ogni attimo, ogni movimento ed ogni intenzione non solo del coreografo ma anche dei ballerini. Tramite l’utilizzo di melodie diverse e di colonne sonore innovative i protagonisti della scena sono riusciti a esprimere loro stessi in ogni movimento, lasciandoci intendere la libertà che ognuno di loro prova nell’esatto momento in cui il sipario si alza.  È stato inaspettato l’accostamento della danza contemporanea a musiche che io stessa avevo sempre e solo considerato limitate a un diverso ambito, come per esempio musica classica e inni religiosi. Ma anche la scelta di rumori come vetri in frantumi e fischi ha rappresentato una sorpresa e una novità per ascoltatori che, entrando nel teatro, si aspettavano, ognuno di loro, qualcosa di diverso.

Lucia Varotto