Passi e sospiri

Abbiamo visto all’opera la creatività dell’artista alle prese con gli elementi reali dei performer in scena e la tensione verso la sua idea coreografica.

Lasciando scorrere le connessioni tra i gesti, le parole, i sospiri è stato tessuto il canovaccio di una danza.

La trasformazione si è evidenziata con la partitura attenta delle posture, le stratificazioni di velocità e di ritmi hanno portato alla composizione di sequenze suggestive e coinvolgenti.

Dalle braccia e dalle mani illuminate del primo ‘quadro’ al frenetico intrecciarsi delle camminate, fino alla suggestiva immagine finale il flusso della danza era vivo e presente.

Le luci hanno sottolineato in modo decisivo alcuni momenti mentre le partiture sonore erano appena abbozzate.

La presenza del coreografo/conduttore sul palco ha portato una nota di sorpresa, senza togliere nulla alla magia del risultato.

Patrizia Duso