A dicembre 2022 gli studenti della classe 4 FTE deIl’Istituto Tecnico Boscardin di Vicenza hanno assistito allo spettacolo Il malato immaginario, con Emilio Solfrizzi, per la regia di Guglielmo Ferro.
Questo il racconto dello spettacolo a cura della studentessa Giorgia Rosace.
Lo scorso 15 dicembre io e i miei compagni ci siamo recati al Teatro Comunale di Vicenza per assistere allo spettacolo “Il malato immaginario” tratto dall’opera teatrale di Molière che abbiamo letto quest’anno in classe.
L’opera mette, come si sa, in ridicolo un “carattere”, quello di un ipocondriaco che condiziona con le sue paure tutta la famiglia. Nonostante il protagonista fosse efficace nel rendere tic e fisime di un tale personaggio, mi ha colpita in modo particolare una delle figure secondarie, senza la quale la storia non si sarebbe sviluppata. Questa figura è quella della cameriera Antonietta, interpretata nello spettacolo da Lisa Galantini. Antonietta, serva brillante e intelligente, nonostante i continui diverbi con il padrone Argante si dimostra fedele, preoccupandosi per la sua salute molto più della moglie Belinda, consentendogli di smascherarne gli inganni suggerendo un efficace stratagemma.
La recitazione di Lisa Galantini mi è sembrata convincente e piena di energia: a ogni sua apparizione si stava in attesa di qualche novità comica ed è stata in grado di interpretare alla perfezione Antonietta rappresentando magnificamente la furbizia e la saggezza della serva.
Antonietta è una donna molto astuta, nonostante non sia colta, e nello spettacolo rappresenta la saggezza e la furbizia del popolo. È, infatti, colei che riesce a trovare degli stratagemmi per riuscire ad aiutare Argante e la figlia Angelica quando ne hanno bisogno. Ad esempio, consiglia ad Argante di fingersi morto per dimostrargli che la moglie non era realmente innamorata di lui, ma che recitava il ruolo di moglie amorevole e preoccupata per la sua salute solo perché era interessata al suo denaro.
Antonietta si è dimostrata sin da subito un personaggio divertente e spontaneo, pronta a contraddire il suo padrone esprimendo sempre la propria opinione senza paura delle possibili conseguenze e mostrandosi dall’inizio dalla parte della giovane figlia di lui, Angelica, alla quale ha dato tutto il suo supporto aiutandola a dissuadere il padre dal farla sposare con un uomo che non amava. Ciò che più colpisce di questo personaggio è la spontaneità, la sua determinazione e la prontezza nel rispondere a coloro che provavano a contraddirla.
L’attrice è riuscita a catturare gli spettatori attraverso gesti ed espressioni del viso che facevano intuire al pubblico la furbizia della donna che interpretava e che rendevano le sue battute ancora più divertenti, permettendole di calarsi alla perfezione nel personaggio e dando così anche un tocco personale alla sua azione in scena.