Lo spettacolo mi ha divertita molto, poiché mi ha trasportata con l’immaginazione nell’Orlando furioso. Mi è piaciuto tutto, dallo sfondo cavalleresco che esprimeva dinamicità alla recitazione impeccabile dell’attore Stefano Accorsi. Il regista è riuscito, secondo me, a restare fedele al volere di Ariosto, ovvero quello di estraniare il lettore per una lettura più oggettiva. Io, infatti, non sono riuscita ad immedesimarmi con nessuno dei personaggi, ma ero partecipe comunque alle loro vicende.
È stato appagante anche poter finalmente vedere con i miei occhi il poema di cui ho tanto sentito parlare a scuola. Non è mai stato scontato però, sebbene lo avessi già sentito molte volte. Ariosto, poi, utilizza un linguaggio semplice e con la rima extraordinaria che riesce a rendere incalzante e discorsivo il poema. Tutti, dunque, secondo me, potevano seguire benissimo lo spettacolo, anche non avendolo studiato. Questo è stato merito anche di Stefano Accorsi che è stato molto bravo ad interpretare con i gesti e le espressioni del corpo i vari personaggi e le varie scene. È stato dinamico e avvincente, poiché ha portato un poema che racconta una storia che va dal Catai a Parigi su un palcoscenico. Questo spettacolo mi ha, quindi, rapita e Accorsi mi ha portata con lui a “giocare con l’Orlando”.
Rebecca Zangara – Liceo Pigafetta, Vicenza