Il giorno 20 marzo 2019 io e i miei compagni abbiamo assistito allo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate” messo in scena al Teatro Comunale.
Oltre ad essere stata un’opportunità colta da tutti con entusiasmo, soprattutto perché i giovani non frequentano spesso questo ambiente, si è trattato anche di un’esperienza importante, che nel mio caso mi ha fatto riflettere molto. Il messaggio che emerge dalle mille avventure che i protagonisti vivono, sopratutto sul tema dell’amore, mi ha permesso, anche se solo per una notte, di avere un’altra prospettiva sulle questioni sentimentali.
Ciò che ho apprezzato di più è stato lo sviluppo narrativo della storia, ma anche come il regista ha deciso di proporla al pubblico. In particolare mi hanno attratto i costumi (vestiti scintillanti o buffi travestimenti a seconda del personaggio), e la scenografia curata nei dettagli per smuovere un po’ la nostra fantasia e farci percepire quel palco non solo come un semplice pavimento in legno ma come una vera e propria radura incantata.
Nulla da dire anche sull’esterno della sala. Essendo a conoscenza del fatto che il teatro sta provando ad organizzare altri piccoli eventi prima o dopo degli spettacoli, posso solo esprimere tutta la mia approvazione. Forse per catturare di più l’attenzione dei ragazzi sarebbe opportuno decidere di dedicare alcune serate particolari appositamente a loro. Quando si va a teatro si è alla ricerca di evadere dalla quotidianità, dalla consuetudine e dunque a volte si ricerca la possibilità di immergersi in modo immediato, ma completo in ciò che viene messo in scena e avere delle informazioni più precise sul contesto delle storie potrebbe essere utile.
Anita Gurisatti