Martedi 19 marzo 2019 sono andata a vedere uno spettacolo teatrale al Teatro Comunale di Vicenza.
Lo spettacolo è tratto dalla storia ‘’SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE’’ scritto da William Shakespeare, uno dei più famosi drammaturghi di tutti i tempi. Esso inizia con tutti gli attori che ballano e al centro c’è Puck che secondo me è il personaggio principale ed è anche l’oggetto funzionale della storia perché senza il suo sbaglio non ci sarebbe stato uno sviluppo del racconto.
Il primo atto parla di Ermia, una giovane donna, che è innamorata di Lisandro ma suo padre si oppone al loro amore e vuole che lo sposo di sua figlia sia Demetrio. Teseo, il re degli ateniesi, le dice che dovrà prendere una decisione tra le tre possibilità che le hanno fornito. Ermia e Lisandro decidono cosi di scappare e di dirlo solamente ad Elena. Nel frattempo degli artigiani creano una scenetta per le nozze di Teseo e Ippolita.
A me è piaciuto molto come gli attori si sono calati nei personaggi facendo finta di essere nella storia e di provare le stesse emozioni che provano i personaggi descritti da Shakespeare. Si vede molto la distinzione tra classi sociali differenti, lo si capisce: dalla lingua e dai costumi utilizzati.
Il secondo atto inizia con l’entrata di Oberon e Titania in scena che litigano per il paggetto indiano di Titania. A questo punto Oberon chiama Puck e gli ordina di cercare un fiore che con il suo succo faccia innamorare le persone di una qualsiasi cosa che vedono appena si svegliano e gli ordina di cercare Demetrio e di spremere un po’ del suo succo sui suoi occhi, mentre lui farà lo stesso con Titania, ma Puck sbagliò persona e lo mise negli occhi di Lisandro che quando si svegliò si innamorò perdutamente di Elena.
In questo atto mi è piaciuto come i luoghi sembrassero quasi reali, ma non mi è piaciuto quando Demetrio ed Elena stavano cercando i due innamorati e ce li avevano proprio davanti a loro e fecero finta di non vederli. Poi pensavo che Puck fosse un po’ più piccolo e non ho capito cosa aveva nella pancia.
Il terzo atto inizia con gli artigiani che stanno provando la scenetta. Uno di essi viene trasformato in un asino e Titania svegliandosi dopo che Oberon le ha messo il succo sugli occhi, ella si innamora dell’animale e cosi lui riesce ad ottenere ciò che voleva, il paggetto. Oberon scopre lo sbaglio commesso da Puck e spreme il fiore sulle palpebre di Demetrio e anche lui si innamora di Elena. Poi Elena ed Ermia litigano.
Il litigio tra Elena ed Ermia è stato molto reale e si potevano capire le loro emozioni, cioè l’odio che c’era in quel momento.
Non si capisce molto quando i personaggi si trovano nel bosco o nella stanza di Titania. Nel quarto atto Oberon spezza l’incantesimo a Titania e ci fa pace. Libera dall’incantesimo anche Lisandro. Entrano in scena Teseo, Ippolita e il padre di Ermia che trovano i quattro ragazzi e l’accordo che avevano stabilito con Ermia si spezza. Nel frattempo gli artigiani ritrovano quello scomparso e vanno al matrimonio di Teseo per la scenetta.
Nel quinto atto tutti si ritrovano al matrimonio e gli artigiani realizzano la scenetta. Mi è piaciuto molto questo ultimo pezzo perché gli attori guardavano il pubblico e cercavano di interagire con noi e mi sono divertita molto. L’autore vuole farci capire come alcune cose siano possibili solo nei sogni, ma se non ci arrendiamo i sogni si possono avverare.
Nel complesso mi è piaciuta molto perchè mi sono ritrovata in alcuni personaggi e il tema principale, cioè l’amore con le sue varie sfaccettature e i suoi problemi riporta alla realtà e non più solamente ad un sogno.
Giorgia Trevisan