Se si potesse definire lo spettacolo “Rosa” con una sola parola, questa sarebbe ” originale”. Personalmente, non sono un fan della danza, quindi non avevo grandi aspettative. Invece sono rimasto piacevolmente sorpreso, così come penso che sia stato (piacevolmente o meno) anche per tutti gli altri spettatori. Una ballerina obesa ha tenuto la scena per tutto lo spettacolo, alternando passi di danza di estrema semplicità a divertenti scambi di battute col pubblico, il quale è stato coinvolto anche nell’eseguire movimenti di danza dai loro posti. La simpatia suscitata dalla protagonista anche e soprattutto a causa della sua mole fisica ha comportato una simpatia quasi immediata, il che ha permesso la partecipazione totale del pubblico al semplice ballo. Non è stato un noioso insieme di movimenti, ma un divertissement puro, artefice di simpatia e immedesimazione. Pur essendo italiana, la ballerina si è espressa esclusivamente in inglese (peraltro con un ottimo accento), in modo da poter creare dei giochi di parole e contemporaneamente di evitare che le sue battute risultassero troppo semplici. È un altro punto a favore dello spettacolo.
Giacomo Crivellato