Il giorno 19/03 è stato rappresentato al Teatro Comunale di Vicenza “Sogno di una notte di mezz’estate” di William Shakespeare. Per preparare noi studenti ad una visone consapevole di questa rappresentazione sono stati fatti due incontri, uno prima e l’altro dopo lo spettacolo.
Nel primo incontro abbiamo parlato di ciò che per noi è il teatro e su come diventare degli spettatori partecipi. Tutte queste informazioni secondo me sono state molto utili nel permetterci una visione più conscia dello spettacolo. Infatti ci è stato spiegato l’importanza dell’immedesimazione del pubblico nello spettacolo. In questo modo io ho potuto comprendere meglio tutto ciò che avveniva sul palco e sono riuscita anche ad entrare in empatia con i diversi personaggi, naturalmente anche grazie al talento degli attori.
Nel secondo incontro invece abbiamo discusso dello spettacolo che avevamo visto, di ciò che ci era piaciuto o non e dei valori che potevano avere i diversi oggetti scenici. Personalmente lo spettacolo in sé mi è piaciuto, poiché la storia, seppur molto intrigata e complessa, era inscenata in maniera chiara e semplice. Purtroppo non mi sono piaciuti i balletti ad inizio dello spettacolo e quello dopo l’intervallo. Non c’è un vero e proprio motivo, credo che sia perché non riesco a capire il collegamento che questi hanno con lo spettacolo. Inoltre non mi è piaciuta molto la rappresentazione del bosco con il carro con su scritto “circo” poiché era molto inquietante. Inoltre mi ha stupita molto la conclusione in cui Puck parlava da solo sul palco. Però devo ammettere che ho apprezzato particolarmente la rappresentazione finali degli artigiani, che era alquanto goffa e divertente, e la discussione accesa tra Hermia ed Helena le cui attrici, secondo la mia modesta opinione, sono riuscite a esternare i veri sentimenti dei loro personaggi tenendo così tutta la platea col fiato sospeso in attesa della successiva mossa di una delle due.
Sofia Borsin