Qualche considerazione

Il giorno 19 marzo mi sono recata insieme alla mia classe al teatro comunale di Vicenza. Subito non ero molto contenta di andare a vedere un’opera teatrale che si ispirava ad un classico di altri tempi perÚ sono rimasta piacevolmente sorpresa perchË, anche se all’inizio pensavo fosse una classica rappresentazione, quasi noiosa, invece il tutto Ë stato rivisitato in chiave moderna, rendendo quindi l’opera molto leggera.
Infatti lo spettacolo Ë iniziato subito con una parte ballata, attirando l’attenzione del pubblico e anche di noi giovani. Poi c’Ë stato un susseguirsi di cambi di scena dinamici che trasmettono energia e invitano quasi lo spettatore a immedesimarsi e a recitare assieme all’attore.
La scena che a me Ë piaciuta di più è stata quella in cui Ermia e d Elena litigano perchËè dopo che Puck ha messo la polvere negli occhi di Demetrio e per errore anche a Lisandro Elena si ritrova con due amanti tutto su un colpo e si sente presa in giro. Ermia per questo di arrabbia sottolineando il fatto che lei le sta rubando il suo fututo marito. Perciò cominciano a dirsene di tutti i colori scatenando il riso in tutta la sala e soprattutto nei ragazzi poiché hanno usato un linguaggio usato principalmente da noi giovani.
La scena invece che mi ha trasmesso più inquietudine è stata la parte in cui Puck mette delle gocce negli occhi di Lisandro e questo sembra abbia un attacco epilettico e si alza leggermente da terra in posizione semiseduta innarcando in modo quasi surreale la schiena. Sembrava quasi che il demonio stesse uscendo dal suo corpo.
Tra tutti poi il personaggio che mi ha messo più inquietudine era la fatina perché era troppo attiva, da sembrare quasi spiritata o addirittura drogata. Per la parte che mi ha fatto morire dal ridere è stata la parte finale in cui la compagnia teatrale dell’opera formata da quattro uomini che usavano un lessico strano tutto da loro rivisitato. Viene rappresentato l’amore tra due giovani che ad un certo punto si devono parlare attraverso la fessura di un muro. Il muro però non sarà il classico muro in mattone bensì una persona travestita da muro che talvolta esprimeva dei lamenti.
Infine penso che questo spettacolo sia stato veramente spassoso e talvolta esilarante, con richiami anche alla gioventù di oggi. Il regista è veramente riuscito a coniugare la trama del passato rivisitandola con modernit‡ al fine di renderla quasi contemporanea.

Veronica Zarantonello