Lo scorso 20 marzo io e la mia classe, la 2^AL del Liceo Fogazzaro, abbiamo assistito alla rappresentazione teatrale “Sogno di una notte di mezza estate” presso il teatro comunale di Vicenza. In generale posso affermare di aver molto apprezzato lo spettacolo e di aver passato una serata piacevole. Gli attori erano preparati e coinvolgenti, si riusciva ad entrare in empatia con i loro personaggi cogliendo facilmente le singole caratterizzazioni.
Per quanto riguarda i brani musicali che hanno accompagnato la trasposizione teatrale erano ben interpretati e ho apprezzato la selezione delle canzoni.
All’inizio la scelta di un’ambientazione semi-moderna non mi sembrava adatta, poiché la avrei preferita più attinente all’epoca di Shakespeare. Alla fine della rappresentazione però mi sono trovata a dover ammettere che effettivamente quel tipo di scelta per costumi e scenografia era azzeccata. Mi devo anche complimentare perché sono riusciti proprio a trasmettere a noi pubblico l’idea di qualcosa di “onirico” (in alcune scene più che in altre) proprio attraverso l’ambientazione che a tale scopo è risultata perfetta.
Il linguaggio usato dagli attori, che interpretavano gli artigiani, sicuramente divertente per la maggior parte del pubblico, talvolta mi risultava di non facile comprensione. I termini usati infatti non permettevano di cogliere pienamente i dialoghi rendendoli un po’ pesanti.
La presentazione introduttiva dello spettacolo tenuta da un giornalista locale, non è stata molto coinvolgente. L’esperto ha dato una propria lettura dei personaggi e della vicenda che si discostava, anche di molto, dalla mia e da quella vista in classe. In particolare Elena,uno dei protagonisti, a mio parere è stato un po’ banalizzato.
In generale ribadisco però di aver molto apprezzato la serata e sicuramente ora che conosco meglio il teatro comunale vi ritornerò sia per assistere a una nuova opera teatrale che ad un concerto.
Durante le settimane precedenti e successive allo spettacolo, abbiamo partecipato a due incontri (uno pre-spettacolo e uno post) con un attore. Andrea Dellai ci ha guidato attraverso il mondo del teatro e poi ci ha avvicinato alla rappresentazione “Sogno di una notte di mezza estate”. L’attore, in veste di esperto, era preparatissimo e coinvolgente, tanto che avrei potuto ascoltarlo anche per ore. Non è stata una lezione frontale, ma uno scambio di idee e una discussione sul significato di fare teatro.
Laura Danieli