Grazie agli incontri preparatori svolti con l’attore e regista Andrea Dellai, forse per la prima volta sono stata in grado durante uno spettacolo teatrale di andare oltre alla pura visione di ciò che veniva messo in scena, ma anche di dare una mia interpretazione a ciò che stava succedendo. Anche se è stato molto difficile per me, dato che ho l’abitudine di pensare di dover per forza capire quella che è l’ interpreazione del regista, in quanto pensavo che fosse giusta solo quella; esprimere un mio parere mi sembrava quasi una mancanza di rispetto, un’ opinione di una persona che di teatro sa ben poco.
Ora però ho capito che non è così e che anzi, che esprimendo un mio giudizio posso dare una diversa chiave di lettura anche al regista stesso. Riguardo allo spettacolo di Stefano Accorsi : “Giocando con Orlando”, sono rimasta estasiata dalla bravura dell’attore e, ho anche molto apprezzato le luci, i suoni e i cavalli sullo sfondo che mi hanno aiutato nell’arduo compito di immaginare scenari fantastici e creature immaginarie, dico “arduo compito” perché mi ritengo una persona molto concreta e razionale che a volte fatica a rapportarsi con la fantasia e l’ immaginazione.
Purtroppo il fatto di conoscere tutta la trama del racconto penso mi abbia molto penalizzato, in quanto in certi momenti dello spettacolo mi è sembrato quasi di fare un ripasso di ciò che ho studiato a scuola. E questo forse mi ha impedito anche di immedesimarmi e di emozionarmi durante lo spettacolo.
Il fatto poi che fosse presente la rima ha reso lo spettacolo molto armonioso, scorrevole e divertente, ma forse troppo fedele all’ originale.
Federica Forestan – Liceo Pigafetta, Vicenza