Un viaggio fuori dalla realtà

La coreografia di Fabrizio Monteverde riesce ad attualizzare anche un romanzo come il Don Chisciotte di Miguel De Cervantes, sebbene sia un testo del 1600 e lo riporta in scena rivisitandolo nel balletto “Io, Don Chisciotte”. Ne riprende i valori e li riadatta al tempo. Protagonista di questo balletto è un giovane uomo, malvisto e isolato dalla società perché troppo legato al mondo della fantasia e dell’illusione, grazie all’uso di sostanze stupefacenti, criticato perché perso dentro ai libri cavallereschi e non a contatto con la vera e propria realtà. Insieme a lui c’è sempre il compagno e fedele amico Sancio Panza, che lo accompagna nelle sue avventure irrazionali contro i nemici, nello spettacolo rappresentati da schiere di ballerini che, attraverso coreografie ritmate e rigorose, cercano di ricondurlo alla visione lineare e chiara della realtà, cercando di privarlo della sua fantasia e dei suoi romanzi. Si trova a combattere contro una società povera di carattere e temperamento in cui il giudizio è l’arma più potente. Le coreografie, la scenografia e le musiche creano un’atmosfera perfetta, che risulta essere coinvolgente e intrigante e lascia infine una sensazione piacevole. Quello di Don Chisciotte è un viaggio alla ricerca di una propria identità, ma riuscirà a sfuggire dal forte e rigoroso richiamo della realtà?