Una commedia tenebrosa e sorprendente come la notte in cui si snoda la vicenda

Non avevo mai visto un’opera di Shakespeare a teatro, la trama mi era sembrata interessante fin da subito. Due giovani innamorati in fuga e un gruppo di attori ingannati dagli incantesimi del re degli spiriti, protagonisti di una commedia, tenebrosa e sorprendente come la notte in cui si snoda la vicenda. Ho trovato davvero originale l’idea di paragonare la notte nel bosco alla notte in un luna park, penso che abbiano utilizzato questo sfondo, forse per dare più realismo a quelle scene, come se potessero accadere davvero nella realtà. Le storie d’amore, le ho trovate dolci, soprattutto quella tra Lisandro ed Ernia, la coppia d’innamorati, che deve affrontare un ostacolo, per poter vivere il loro amore in serenità. Secondo me rappresentano l’amore sincero, l’amore nato dai loro cuori con naturalezza, infatti le loro parole sono dolci e piene di sentimento, ma non sfiorano il patetico o la sdolcinatezza. Sono molto uniti, ognuno di loro due sembra pronto a sostenere la decisione dell’altro. L’interpretazione dei due attori, è stata fantastica, nonostante fosse un’opera di Shakespeare dove molto spesso la passione e l’amore, sono un’unica cosa, i gesti dei due attori mi sono sembrati misurati, ne è un esempio la scena in cui Ernia rifiuta di dormire accanto a Lisandro, per evitare che il desiderio sfociasse tra di loro. Ho riso moltissimo nell’ultima parte, ovvero alla commedia degli artigiani, non penso sia stato molto semplice per quegli attori, abituati a svolgere al meglio il loro personaggio, interpretare male il loro stesso lavoro. Sono davvero felice che mi sia stata data l’opportunità di andare a teatro a vedere questa commedia, perché è stata un’esperienza divertente, spero infine che si possa ripetere in futuro.

Elena Maria Cecchetto