Venerdì 11 gennaio si è tenuto al Teatro Comunale di Vicenza lo spettacolo di Stefano Accorsi, assolo sull’Orlando Furioso.
Personalmente, non guardando molto la televisione e non conoscendo il mondo dello spettacolo, non conoscevo questo attore, ma sentivo tutti parlarne molto bene; l’opera invece che ha messo in scena, la conoscevo già, avendola studiata a scuola.
Non ero molto motivata ad andare soprattutto perché avrei preferito assistere ad un’opera a me nuova del tutto; mi stavo già immaginando il tipico monologo infinito che tratta le avvincenti imprese del paladino, invece, mi sono dovuta ricredere.
La sua figura, la sua voce imponente e i suoi movimenti insieme ai pochi oggetti presenti sul palco, riempivano la scena e ti facevano volare con l’immaginazione.
Sono bastati solamente 5 o 6 cavalli sullo sfondo, delle alzate sul palco e una sola persona per essere catapultati all’interno del poema; sono rimasta stupita da come, lui solo in un palco, sia riuscito a rappresentare tutti i personaggi del poema in un modo così semplice ed efficace da render partecipe un’intera sala teatrale.
Ho ragionato e mi sono soffermata soprattutto su come, poiché la storia la conoscevo già, tutto il racconto mi si sia rappresentato in un modo totalmente diverso da come lo avevo immaginato durante le lezioni in classe; credo incida molto la bravura di Stefano Accorsi nel recitare e il fatto di aver visto questo poema studiato per mesi solamente sui libri, rappresentato su un palco.
Personalmente credo che questo spettacolo abbia avuto commenti principalmente positivi, tralasciando la fama dell’attore, proprio per la semplicità e chiarezza con cui ha messo in scena un’opera non comune a tutti e magari lasciata da molti nel ‘dimenticatoio’.
Sara Fabbian – Liceo Pigafetta, Vicenza