Una rappresentazione teatrale è un’esperienza dal vivo, quindi recensirla può essere stimolante ma difficile.

Dal punto di vista scenografico, l’ambientazione era scarsa, statica ed essenziale, rappresentata da un’altalena incorporata in una grande mela e da un’impalcatura surreale, animata però da un vivace gioco di luci e suoni che hanno saputo risaltare i personaggi. Alcuni di questi hanno indossato costumi idonei alla parte che recitavano e al contesto storico in cui si svolgeva la vicenda,come il gruppo di attori o i quattro innamorati;altri portavano abiti estremamente sfarzosi o incoerenti,come Titania e la fata, che paradossalmente era assai dark e inquietante.

A mio parere, i personaggi più convincenti e coinvolgenti sono stati in ordine: Bottom, artigiano assai simpatico nel suo modo non colto di parlare, in modo particolare verso la parte finale, Puck, folletto dal carattere allegro e burlone. Al contrario, Elena, Ermia, Lisandro e Demetrio si sono concentrati maggiormente sul dover recitare la parte e non sul calarsi nel reale personaggio innamorato, per questo le emozioni non apparivano e non arrivano al pubblico, quasi a tratti apparivano falsi nei movimenti e nelle parole. Con questa commedia Shakespeare in maniera ironica evidenzia come le aspettative degli esseri umani  soprattutto in amore non sempre si realizzano. L’autore inoltre ci vuol far capire che alcune cose sono possibili solo nei sogni, ma se ci impegniamo e non ci arrendiamo mai i sogni si possono avverare. Lo spettacolo  mi è piaciuto molto perché mi ha fatto entrare in un sogno in cui tutto era possibile come l’amore tra Demetrio ed Elena.

Per quanto riguarda gli incontri con Dellai ho apprezzato la sua disponibilità nel lasciarci liberi di esprimere le nostre sensazioni positive e negative dopo la visione dello spettacolo e nell’ offrirci notizie riguardo il suo campo di studi; personalmente,mi ha fatto cogliere alcune informazioni che non conoscevo e alcuni particolari del musical che non avevo colto quella nottata fantastica.

Francesca Campagnaro